Tess Holliday, Candice Huffine ad Ashley Graham, ma non solo. La moda non è più solo figure longilinee e finalmente si sta dando sempre più spazio a donne anche più formose. È ancora lunga la strada per porre fine al fat shaming ma, per fortuna, una luce all’orizzonte riusciamo a vederla, ed il suo nome è moda curvy.
Chi è la modella curvy?
Il nome è già ricco di contraddizioni e sono molti i pareri contrastanti che circolano per il web. Mentre si dà spazio ad una figura più formosa contrapposta alla magrezza estrema che ha regnato nella moda durante tutto il XX secolo, partono già le proteste che sostengono che anche la modella curvy non propina un ideale di bellezza propriamente sano e che anzi, l’obesità non è da mitizzare esattamente come l’anoressia o la bulimia che sono state definite in larga parte il male del secolo da parte di più esperti. C’è infatti da fare una grossa distinzione tra l’essere curvy ed essere obesi: la figura curvy, infatti, per quanto abbondante è comunque salutare; prevede una figura plus-size a clessidra – con un seno prosperoso, vita relativamente sottile, fianchi larghi e cosce voluminose – diversamente dall’obesità, che costituisce una vera e propria patologia fisica e psicologica esattamente come le malattie sopracitate. Ma l’urlo di battaglia c’è ed è giusto da seguire: bisogna amarsi per ciò che si è e bisogna smettere di vedere solo ed esclusivamente modelli di bellezza stereotipati ed idolatrati da intere platee anche a costo di non mangiare (o al contrario, esagerare col cibo) e non prendersi più cura del proprio corpo.
Quali sono i nomi più celebri della moda plus-size?
Una modella plus-size può essere dunque una modella curvy (dove la taglia di riferimento è generalmente dalla 44 in su).
Una delle prime modelle curvy a sfilare sulle passerelle di stilisti di un certo calibro come Jean Paul Gaultier fu Crystal Renn, una modella che durante l’adolescenza soffrì gravemente di anoressia proprio per il suo desiderio di entrare nel mondo della moda e che si batté per affermare la presenza di modelle curvy anche nel mondo dell’alta moda, riuscendoci egregiamente e diventando nello scorso decennio l’emblema della lotta contro lo stereotipo della bellezza che voleva le modelle – e, dunque, anche le donne – alte e magrissime.
La sua lotta però è durata poco, perché qualche anno fa Crystal Renn è tornata ad una dieta ipocalorica, abbandonando la sua figura a clessidra e tornando ad essere estremamente magra. Una delusione per molte ragazze che l’avevano eletta, appunto, come paladina della lotta contro i dettami della moda che fino a quel momento le volevano “magre e senza forme”.
Poi c’è Candice Huffine, una delle modelle che hanno fatto scalpore per I’m No Angel, la campagna di lingerie di Lane Bryant del 2017 che divenne celebre proprio perché proponeva un ideale di moda diverso da quello dei famosissimi Angeli di Victoria’s Secret, è attualmente una delle modelle curvy più famose del sistema. 90 kg per un 1.80 m, la ragazza è stata la prima modella curvy ad apparire nel famosissimo Calendario Pirelli.
E che dire di Ashley Graham, che è stata la prima modella plus-size ad apparire sulla copertina di Sports Illustrated – Swimsuit Issue? La modella è stata scoperta nel 2000, a soli dodici anni, e vanta non solo un contratto con la IMG Models ma è anche comparsa su magazine di una certa portata come il famosissimo Harper’s Bazaar, Vogue e ancora Elle.
Altri nomi famosi per quanto riguarda le curvy models sono Barbie Ferreira, Precious Lee, Tara Lynn e Tess Holliday.
Proprio su Tess il dibattito è stato però aperto più volte, in quanto è stata spesso criticata per il voler “normalizzare l’obesità” data la sua figura estremamente voluminosa. Eppure Tess Holliday non si è fatta scoraggiare ed ha sempre risposto alle critiche sostenendo di non essere obesa, quello era semplicemente il suo corpo ed ha sempre lottato perché potesse esserne fiera.
E gli uomini?
In un mondo dove la parità dei sessi ha sempre più rilevanza (sia per le donne ma, stavolta, anche dalla parte degli uomini) è tempo di parlare anche di curvy male models (o plus-size male models, che dir si voglia). L’industria della moda, infatti, è sempre più proiettata anche verso i modelli più in carne, ed il primo di loro ad aver firmato un contratto con una delle maggiori agenzie di moda – anche qui si tratta della IMG Models che conta nomi di un certo calibro tra cui la famosissima supermodella Gigi Hadid – è Zach Miko, tra i modelli curvy più conosciuti del momento. Proprio Zach rivendica e fa sentire la sua voce anche per quanto riguarda la controparte maschile, chiamando i modelli plus-size “brawn models” dove brawn rivendica forza e potere. Ha sostenuto più volte infatti che anche gli uomini volessero vedere modelli non necessariamente “perfetti” e dal fisico scultoreo, e che non sono insensibili a ciò che aveva propinato la moda fino a quel momento. Ciò che anche loro vorrebbero, infatti, è vedere anche qualcuno nel mondo della moda che assomigli di più a loro. Uomini normali, dunque, non solo dei bronzi di Riace! E come dargli torto?
Insomma, il movimento della body positivity si espande sempre di più ed insegna alle persone che la bellezza non è determinata dal proprio peso e la perfezione è un concetto piuttosto relativo, non per forza canonizzato in ciò che la moda ed il mondo dello spettacolo hanno voluto trasmettere finora. E non sono poche, inoltre, le fashion bloggers curvy che continuano a crescere e ricevono consensi da tutto il mondo! Dunque accettazione, certo, ma soprattutto amore per sé stessi: l’importante è essere in salute ed amarsi per ciò che si è. E le cose, in effetti, stanno davvero iniziando a cambiare: non è difficile infatti vedere adesso splendide modelle (e modelli!) curvy anche nei più comuni e-commerce, portando avanti la lotta per la normalità, perché è così che merita di essere chiamata oltre che, naturalmente… bellezza. Avanti tutta, curvy boys and girls! Il mondo non aspetta altro che voi!